L’Amministrazione consortile, a seguito dell’ennesimo post pubblicato sul social network Facebook lesivo dell’immagine dell’Ente, stigmatizza le condotte di chi, ignorando completamente i compiti che al Consorzio vengono affidati dalle leggi statali e regionali, inducono i cittadini a ritenere che l’Ente sia addirittura un soggetto attivo nell’inquinamento delle acque superficiali del bacino idrografico del fiume Sarno, così facendo falsa informazione e instillando nell’opinione pubblica una immagine negativa e un clima di risentimento nei confronti dell’istituzione consortile. Tali pubblicazioni fanno infatti ritenere che il termine “bonifica” di cui all’attività del Consorzio faccia riferimento alla bonifica dall’inquinamento e non alle specifiche competenze poste in capo all’Ente dalla L.n.215 del 1933 – cosiddetta Legge Serpieri ed in ultimo alla L.R. n.4/2003. In numerosi filmati, oltre ad attribuire esclusivamente all’Ente l’alto grado di inquinamento delle acque superficiali, lo si ritiene addirittura responsabile della manutenzione, ordinaria e straordinaria, del fiume Sarno, che è invece di esclusiva competenza regionale.
Nel ribadire che il Consorzio di Bonifica, oltre ad essere un soggetto danneggiato dall’inquinamento della rete superficiale di scolo è sempre in prima linea, nei limiti delle sue competenze, per contrastare gli sversamenti abusivi e per rimuovere, sopportando oneri economici non indifferenti, l’enorme mole di rifiuti solidi galleggianti che vengono quotidianamente abbandonati nei corsi d’acqua, si spera in una corretta informazione che, scevra da condizionamenti di parte, invece di istigare i cittadini contro l’Ente, faccia accrescere il senso civico al fine di contrastare tutti insieme gli abusi e contribuire, in tal modo, alla crescita del nostro comprensorio.
L’amministrazione consortile si riserva di dare mandato ai propri legali per la tutela della propria immagine innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.