Articolo tratto dalla testata giornalistica on line MediaNews24.it.
Fosso Imperatore, l’emergenza continua. Consorzio Bonifica: “Spese insostenibili”
Sono trascorsi quasi due mesi dalla manifestazione dei cittadini sul canale Fosso Imperatore, ma quasi nulla è cambiato, con i cittadini costretti a vivere su una cloaca a cielo aperto, una delle innumerevoli emergenze sanitarie e ambientali che costellano il bacino del fiume Sarno, costretti a chiudersi nelle proprie abitazioni o ad allontanarsi quando i miasmi diventano intollerabili. L’amministrazione di San Valentino Torio ha intavolato delle trattative con il Comune di Nocera Inferiore, ma dopo le solite promesse e speranze si è risolto in un nulla di fatto. I cittadini della zona, in preda alla disperazione di chi non sa a quali Santi rivolgersi, stanno raccogliendo le firme per sporgere denuncia contro ignoti… che poi ignoti non sono, in collaborazione con il comitato civico ‘Amici di Gigi Longobardi’. Perché più passa il tempo più la rabbia sale, i cittadini sono stanchi di accettare passivamente e in silenzio: “Non ci fermiamo finché il problema non sarà completamente risolto”, ha promesso Giancarlo Baselice, il giovane assessore delegato alla Manutenzione, Edilizia Privata, Edilizia Scolastica e Lavori Pubblici per il Comune di San Valentino Torio. “Con il Comune di Nocera siamo in alto mare, mentre con il Consorzio di Bonifica tutto procede per il meglio”.
Ancora per alcuni giorni proseguiranno i lavori di pulizia del canale Fosso Imperatore, un’opera urgente e necessaria che non veniva effettuata da troppi anni. Ma servirà l’impegno di cittadini ed enti per far sì che l’incuria non renda tutto vano: “Il problema è che già il giorno dopo la gente sversa plastica, elettrodomestici, di tutto, e in parte si riversa nel canale – ha spiegato l’avvocato Mario Rosario D’Angelo, commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale comprensorio Sarno -. Bisognerebbe mettere delle sbarre per vietare l’accesso e dare le chiavi solo ai residenti, ne abbiamo parlato con il sindaco Strianese, è una possibile soluzione a costo minimo”.
L’emergenza sanitaria è non solo dovuta agli sversamenti della zona industriale nocerina, ma soprattutto all’assenza di collettori per la rete fognaria: “Dalle analisi effettuate da parte dell’Arpac a gennaio 2016 sono risultati agenti batterici provenienti soprattutto dalla rete fognaria. Il Consorzio più che monitorare, con l’aiuto della polizia idraulica, e segnalare abusi all’autorità giudiziaria non può fare – ha aggiunto il commissario D’Angelo -. Sta ai Comuni mettersi d’accordo e allestire un progetto per collettivizzare le fognature di Nocera Inferiore e altri Comuni che là sversano”.
Ma il Consorzio rende noto che i costi di tali bonifiche sono al limite della sostenibilità e ben presto potrebbero venire meno se non interverranno i vertici regionali: “Nei prossimi giorni proseguiremo con il lavoro di bonifica nel canale, un lavoro che costa davvero tanto dal punto di vista economico. Sollevare una tonnellata di materiale fangoso costa centinaia di euro, a Fosso Imperatore sono stati spesi decine di migliaia di euro ed è una spesa che non potremo sostenere ancora per molto. Chiederemo alla Regione Campania di darci il riconoscimento di una somma annuale per poter smaltire questi rifiuti. Il Consorzio nonostante le difficoltà economiche in cui versa si adopera nel suo piccolo”.
Luigi Ciamburro – MediaNews24.it