Le proposte dei Consorzi di Bonifica della Campania per rivitalizzare la filiera agricola stressata dall’emergenza Covid-19
I Consorzi di bonifica e irrigazione di Anbi Campania hanno colto l’invito del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca dello scorso 28 marzo con il quale l’ente di Palazzo Santa Lucia intende definire un programma di aiuti da sottoporre entro oggi al Governo: per uscire al più presto dall’emergenza economica determinata dall’epidemia di Covid-19. E mettono sul tavolo tre proposte forti: anticipazione e recupero dei residui passivi sui contributi regionali per almeno 14 milioni di euro per le spese di funzionamento, aperture di linee di credito agevolato e la deroga al meccanismo del disimpegno automatico dei fondi comunitari per favorire gli investimenti in infrastrutture.
Con un breve e puntuale documento, il presidente di Anbi Campania, Vito Busillo ha formulato le specifiche richieste a tutela e salvaguardia delle filiere agricole: “considerato che i Consorzi di Bonifica della Campania, attraverso l’irrigazione in agricoltura, svolgono una attività di base indispensabile per la filiera produttiva agro-alimentare e zootecnica qualificata tra i servizi pubblici essenziali definiti dalla Legge n. 146/1990”.
Per poter garantire l’operatività degli enti, in particolare, sono stati richiesti la “liquidazione, possibilmente immediata e in unica soluzione, di tutti i contributi regionali già stanziati nel vigente Bilancio gestionale della Regione Campania” che con l’ampliamento e la rimodulazione di alcuni capitoli di spesa, oltre il recupero dei residui passivi, vale almeno 14 milioni di euro.
Inoltre Anbi Campania ha sottoposto alla giunta regionale la possibile revisione delle forme di accesso al credito agevolato o altri strumenti finanziari per il superamento dello stato di crisi, anche mediante l’apertura di linee di credito specifiche per l’emergenza Covid-19 con la garanzia di Regione Campania.
Infine, il documento richiede “l’attivazione immediata di tutte le misure strutturali sostenute dai fondi comunitari sulla programmazione 2014-2020 (Psr, Por Fesr), che vedono i Consorzi di Bonifica tra i beneficiari delle risorse, prevedendo la deroga all’applicazione della regola N+3 (disimpegno automatico dei fondi non spesi entro tre anni dall’impegno N.d.r.), con la possibilità ulteriore, in caso di mancato raggiungimento dell’importo soglia, di rimodulare gli impegni sulle annualità del ciclo 2021-2027”.
“Si fa presente – sottolinea nel documento – che gli aiuti richiesti sono essenziali ai Consorzi di Bonifica della Regione Campania per proteggere l’occupazione dei propri dipendenti e poter sostenere le spese operative strettamente connesse alle attività indispensabili di bonifica e di irrigazione da svolgere in questo periodo di crisi”.
“Solo con gli aiuti richiesti, infatti, – e conclude – sarà sicuramente possibile per i Consorzi adempiere ai loro doveri istituzionali, ma anche concretizzare la loro ferrea volontà e intimo desiderio di consentire comunque alle Aziende agricole di continuare a produrre anche durante la crisi in atto e finché sarà umanamente possibile per soddisfare i bisogni primari della collettività, a cominciare dall’alimentazione”.